Dall’alpeggio alla tavola: i formaggi di malga Veneti

Dall'alpeggio ai corridoi del Sotto il Salone: i migliori formaggi del Veneto freschi ogni giorno qui da noi

Il caratteristico profumo dei formaggi di malga cambia a seconda del casaro, ma arriva dai 1500-1800 metri fino a qui, Sotto il Salone di Padova. Capolavori di latte vaccino di vacche di malga, libere tra i pascoli estivi ad alta quota.

La disponibilità quindi è prettamente estiva; a volte però se ne possono trovare alcuni pezzi anche in inverno quando gli animali sono nella stalla, alimentati con il foraggio (ma le caratteristiche del prodotto finale cambiano!).

Grazie alle loro caratteristiche diverse si posso abbinare a molti altri prodotti.

I più preziosi della tradizione veneta sono: l’Asiago Fresco, La Caciotta di alpeggio, il Formaggio Malga dell’Altopiano dei Sette Comuni, il Monte Cesen Stagionato, La Tosella e il Monte veronese d’Allevo. Vediamone le particolarità:

  • “L’Asiago Fresco”, detto anche “Asiago pressato”, è molto profumato, delicato e dal colore giallo paglierino chiaro.
  • “La Cacciotta di alpeggio” ha un gusto dolce, a pasta morbida, di colore paglierino ed è di piccolo formato. Il gusto varia a seconda della tradizione del casaro.
  • Il “Formaggio Malga dell’Altopiano dei Sette Comuni” è a pasta dura, con una crosta liscia e giallo paglierino (più è maturo, più è scuro). Il profumo è di fiori amari, spezie, timo e fieno secco.
  • Il “Monte Cesen Stagionato” ha un profumo intenso, è dolce e saporito.
  • La Tosella” è un formaggio a pasta molle, di colore bianco e di forma quadrata. Ha un gusto dolce e burroso, tipico del latte.
  • Il “Monte veronese d’Allevo” è un formaggio DOP. La varietà più stagionata è quella più ricca di profumi con un gusto delicato.

immagine via Robe vecie

E tu come li serviresti?

Noi optiamo ovviamente per un tagliere di diverse varietà di formaggio di malga, proprio per assaporarne di tutti i tipi!

Per rendere il tutto più accattivante si può abbinare del vino e delle marmellate, noci/nocciole e anche del miele se si vuole uscire dallo schema dell’abbinamento con il pane e i grissini,

immagine via Lazzaris

Se il formaggio è stagionato, si abbina meglio con le noci/nocciole, il miele millefiori o agli agrumi, le mostarde e la birra scura.

Per i formaggi freschi, invece, si consiglia un miele forte (ad esempio di bosco) e dei vini bianchi leggeri, senza troppi aromi.

Per essere sicuri di non sbagliare, rivolgetevi ai nostri bottegai, che saranno pronti a soddisfare le vostre esigenze.

Attenzione però: due fattori molto importanti, che a volte non consideriamo, sono il taglio e la temperatura di servizio. Per assaggiare al meglio il prodotto deve esserci la crosta, la parte intermedia e la pasta centrale. Quelli freschi non devono superare i 15 gradi e quelli stagionati i 20/22 gradi. 

E per la nostra salute?

I formaggi di malga apportano tutti i benefici del latte, tra cui l’elevato contenuto di proteine, di minerali (calcio) e delle vitamine A ed E. Ma attenzione, golosoni: il loro consumo deve essere moderato perché pieni di colesterolo, sodio e grassi saturi

In una dieta sana ed equilibrata il consumo controllato di questo prodotto, generalmente però, non crea danni. A scanso di equivoci, una bella corsetta attorno alle piazze non farà male (anche solo per scoprire Sotto il Salone altre varietà di formaggio da servire in un altro aperitivo casalingo in famiglia o con gli amici).

Il mercato del Sotto il Salone può contare sulla collaborazione degli studenti dell’Istituto Superiore per il Made in Italy, scuola alberghiera paritaria ad indirizzo enogastronomico, per lo studio dei contenuti e la produzione del piano editoriale di comunicazione online.